Sabato
22 Novembre alla Sala Ruspoli l’Auser di Cerveteri, distaccamento di
Civitavecchia, ha voluto contribuire alla campagna di comunicazione nazionale
contro il gioco d’azzardo “Mettiamoci in gioco” promossa da varie associazioni
tra le quali Auser Nazionale, con la proiezione del cortometraggio “Chasing”
(Rincorrendo) del regista Renato Porfido seguito poi da un dibattito, moderato
da Mara Caporale (responsabile dello Spi Cgil di Ladispoli-Cerveteri) e con
interventi di Marco Genovese (Responsabile dell’Associazione Libera) e Rita
Foti (sociologa e sceneggiatrice del cortometraggio).
Chasing
è la fase critica del GAP(Gioco d’Azzardo Patologico) parola che nel caso
specifico significa rincorrere le perdite.
Dopo aver perso denaro al gioco, la persona torna a giocare con la speranza di
rivincerlo. E’ la fase in cui si distruggono le relazioni, ci si isola
compromettendo studio e lavoro, ci si sente impotenti, in colpa, preda di ansia
e depressione; lo stress di chi si vede la propria vita crollare ed ha come
conseguenza molti disturbi fisici e spesso crea co-dipendenze, come l’alcool e
la droga.
Questo
fenomeno, che interessa tutte le generazioni,
si sta diffondendo prevalentemente sia tra le persone anziane, che
cercano in esso una soluzione ai loro problemi economici, che tra i giovani che
ci si avvicinano come ad un gioco semplice e dal quale poi si faranno
travolgere.
Lo
stesso fenomeno cresce proporzionalmente al peggiorare della crisi della
società sia economica che morale, e le persone che vengono prese da questo
demone non riconoscono la gravità delle situazione che deve essere equiparata
ad una malattia., come già considerato da molte ASL.
Esiste
poi la legge regionale del Maggio 2013 che stanzia 1,5 milioni di euro per il
triennio 2013/2015 e stabilisce che i destinatari saranno le persone considerate
incapaci di resistere all’impulso di giocare , compromettendo così le relazioni
personali , familiari e lavorative.
La
legge regola anche la collocazione i locali destinati al gioco, che non devono
occupare aree vicino a scuole, ospedali, luoghi di culto, centri sociali e
anziani, e prevede inoltre premi per gli esercizi che non istallano o rimuovono slot-machine o videolottery.
Esistono
inoltre centri specializzati sia di ascolto che di cura, ed a Roma questo centro
si trova presso l’Ospedale Gemelli.
Il
cortometraggio vuole far conoscere una storia vera ed è dedicato a Marco
Castaldi, un diciannovenne che si è tolto la vita nel luglio 2013 a Ischia a
causa del gioco d’azzardo online.
Protagonista
principale è il gioco d’azzardo in tutte le sue sfumature: slot-machine, poker oNline,
lotterie istantanee, lotto, VLT (video lottery) e gli effetti devastanti sulla vita delle persone.
E’
stato scelto il titolo “Chasing” perché coglie la fase critica del fenomeno del
GAP, cioè quella di rincorrere le perdite, fenomeno che prelude alla soluzione
finale, e cioè o il recupero o, come spesso purtroppo accade, la fine
drammatica della persona.
Le
riprese sono state incentrate esclusivamente sulle slot in quanto sono sembrate il gioco più atto a creare assuefazione,
ed anche considerate nella scelta artistica come macchine infernali, demoni di
ferro che con il loro fascino ipnotico di suoni e colori, prima seducono e poi
trascinano verso il baratro.
E
tutto ruota nella fase del chasing dove si muovono i protagonisti della storia:
il ragazzo e suo padre.
Inoltre
per puntualizzare ancora di più il problema il regista ha scelto il non parlato, sottolineando i sentimenti
con la musica, una colonna sonora originale che percorre l’intera durata del
film sincronizzata sulle immagini e sulla fotografia.